San Leo sarà il borgo più bello d’Italia? Votiamo e lo scopriremo. Oggi pomeriggio, Domenica 3 gennaio 2016,  all’interno della trasmissione Kilimangiaro di Rai 3 si vedrà un reportage dedicato ad uno dei più particolari borghi dell’entroterra riminese. Il concorso si prefigge lo scopo di incoronare il borgo più bello in Italia tra 20 borghi partecipanti, uno per ogni regione.

San Leo parteciperà rappresentando l’Emilia Romagna e come guide turistiche del territorio non possiamo certo esimerci dall’invitarvi a partecipare a questo contest televisivo e a votare per la nostra San Leo. Sì nostra, perchè è un pezzo di territorio che appartiene a tutti noi e dovremmo essere tutti fieri di poter dire “ma lo sapete che a pochi minuti da Rimini abbiamo una delle rocche e dei borghi più belli d’Italia e che ci invidiano in tutto il mondo?”

In questi giorni di festa, da Natale a oggi, mentre voi giustamente riposavate noi abbiamo guidato tanti gruppi alla scoperta proprio del nostro entroterra e ancor oggi, può sembrare impossibile, tantissimi italiani non potevano immaginare che oltre la spiaggia c’è tanto di più da vedere a Rimini. Soprattutto San Leo, ma anche Verucchio, Santarcangelo di Romagna, Pennabilli e Sant’Agata oltre alla Rimini romana, malatestiana o del ‘300.

Ma su tutte Mons Feretrius, ovvero San Leo. Abbiamo visto lo stupore dei bambini nel guardare la Rocca e nell’ascoltare la storia particolare del Conte di Cagliostro; abbiamo visto studenti e professoresse ascoltare con grande curiosità le vicende storiche che hanno visto l’alternanza di tante famiglie nobili e principesche nel possesso del suo borgo incastellato; poi le sue chiese, la Cattedrale del 1176 e la Pieve di Santa Maria Assunta che come una nave sembra ‘arenarsi’ nella piccola piazza del centro; abbiamo raccontato inoltre le eccellenze gastronomiche che possono essere degustate all’interno dei ristorante tipici del suo territorio.

Chiaramente la Rocca appoggiata su una rupe a strapiombo, con la sua celebre forma architettonica resa tale dall’intervento di Francesco di Giorgio Martini (architetto militare del Duca di Urbino Federico da Montefeltro), è l’elemento catalizzatore. Chi una volta arrivato nella piazza del paese non vede l’ora di salire fino alla fortezza? Gli ambienti interni della fortezza raccontano del suo antico passato e della sua strategica importanza difensiva, e dalle sue torri è possibile spaziare con lo sguardo dagli Appennini fino al mare, da San Marino al castello di Montebello fino a Sogliano e oltre.

Che sia estate, primavera, autunno o inverno, poco importa. San Leo è sempre da visitare ed oggi aspetta il Vostro voto!